Non riesce l’impresa agli Studio 3A Black Lions Venezia, Scudetto 2024 ai Macron Warriors Sabbioneta

26 Maggio 2024

I Black Lions Venezia targati Studio 3A si scuciono lo Scudetto dal petto, cedendo ai Macron Warriors Sabbioneta per 7 a 5 al termine di un confronto tesissimo, in equilibrio dal primo all’ultimo minuto, con un ultimo quarto deciso dalla doppietta di uno scatenato Catania (sei le reti messe a segno dall’attaccante mantovano) e da un po’ di sfortuna su almeno un paio di occasioni create dalla mazza del capitano lagunare, Patrick Granzotto

 

Delusi ma sereni i giocatori veneziani, consapevoli di aver costruito un percorso stagionale degno dei Campioni d’Italia andato ad incocciare contro una squadra ambiziosa, rafforzata notevolmente dal passaggio di Ion Jignea – storico leader e capitano dei Black Lions – tra le sue fila la scorsa estate.

Ora il meritato riposo, ed un momento di riflessione per ricaricare le pila in vista della prossima stagione, oltre che per festeggiare lo Scudetto del powerchair football conquistato 48 ore prima come Venezia FC

 

 

La cronaca:

Primo Quarto. Primo attacco Black Lions, I Warriors si chiudono a guscio e l’arbitro rileva un fallo di Corò che regala il primo possesso ai Warriors. Jignea, ex di lusso, manovra attirando mezza difesa per poi liberare al tiro Catania, che non sbaglia, 0-1.

Immediata la reazione veneziana, con ottima combinazione sulle fasce e tiro chirurgico di Corò che pareggia immediatamente, 1-1.

Il match è subito acceso, Sabbioneta va in profondità e costringe Ranzato al fallo: rigore, Catania se la gioca al meglio e i mantovani passano di nuovo in vantaggio, 2-1.

A -4’ contropiede micidiale innescato da Corò, che lascia a Granzotto per il dai-e-vai in velocità che però lo stesso Corò non finalizza alzando la pallina sopra la traversa di millimetri.

La pressione lagunare è incessante, Granzotto è decisamente in partita e al 7’ scocca una diagonale imprendibile da metà campo, con palla ad infilarsi a fil di palo, 2-2.

I Warriors non ci stanno, Jignea è al solito il cuore dell’attacco grigiorosso e un minuto dopo va di nuovo in goal dopo una mischia in area avversaria, 3-2.

A 13” dalla fine, dopo un’azione insistita dei Black Lions nella metà campo Warriors, palla rubata da Catania e contropiede su due passaggi con palla che torna allo stesso attaccante trasformandosi in un tiro letale dalla distanza, 4-2 a squadre al break.

 

Secondo Quarto. Squadre subito aggressive, con entrambe le difese a chiudere lo spazio: al secondo minuto Granzotto manovra nella fascia centrale, vede il corridoio giusto e piazza un tiro micidiale che va a segno, 4-3.

Sono i lagunari a fare la partita in questa fase, e al 5’ Corò va di nuovo a segno grazie alle ottime dinamiche in attacco dei compagni, 4-4.

Sabbioneta si conferma avversario di rango assoluto, torna in attacco, schiaccia i veneziani in difesa e con il solito Catania vanno di nuovo a segno, 5-4.

È Granzotto l’uomo in più per gli arancioneroverdi: l’attaccante è incontenibile con la mazza, le sue serpentine ubriacano la difesa lombarda e a 2’ dalla fine è di nuovo vincente il tiro che vale il pareggio e manda le squadre al riposo, 5-5.

 

Terzo Quarto. I Warriors tengono palla nelle prime fasi, ma la difesa lagunare è un muro, con Franzò mastino sui due attaccanti Jignea e Catania, che però al 5’ commette fallo al limite dell’area: situazione potenzialmente pericolosa, chiusa però senza danni. Il confronto è vibrante, tra due formazioni tecniche, tatticamente ben messe in campo e con la stessa “cattiveria” agonistica. Nulla di fatto alla pausa, punteggio che rimane di 5 a 5.

 

Ultimo Quarto. Con la tensione alle stelle sul parquet e sulle tribune, comincia l’ultima frazione: attaccano i Warriors, che dopo 3 minuti indovinano una traiettoria velenosa tra una selva di difensori con il solito Catania, 6 a 5.

I Black Lions si gettano in attacco mettendo sotto assedio la difesa mantovana in cerca del pareggio: Corò e Granzotto tirano da tutte le parti ma la difesa respinge erigendo un vero e proprio muro davanti alla porta.

Al 14’ il colpo decisivo, manco a dirlo del solito Catania: lungo possesso Sabbioneta, con palla gestita tra le due metà campo per attirare la difesa fiori dal bunker, Jignea gira dietro la porta e la appoggia sul collega di reparto che davanti alla porta deve solo spingerla. A 3’ dalla fine fallo di Granzotto, che poi protesta e si becca la prima ammonizione del match: Sabbioneta tiene palla, mentre gli arbitri fischiano più volte contro i lagunari. Nervoso il finale, anche Sabbioneta prende due cartellini in rapida sequenza attaccandosi al vantaggio con le unghie e con i denti, mentre i Leoni veneziani cercano disperatamente la rete che varrebbe i supplementari: a 20” dalla fine tiro da oltre metà campo di Granzotto, con palla che rimbalza malignamente sopra la traversa a portiere battuto. Ultimo possesso veneziano: dieci secondi alla fine, palla a Granzotto che viene chiuso in una morsa e non riesce a tirare, il tempo scivola inesorabile verso il doppio zero. Finisce così, per Sabbioneta il primo Scudetto diventa realtà, per i Black Lions un sogno numero 5 da rinviare al 2025.

 

 

Lignano Sabbiadoro, Palazzetto dello Sport Bella Italia EFA Village
MACRON WARRIORS SABBIONETA
v STUDIO 3A BLACK LIONS VENEZIA 7-5
Serie A1 powerchair hockey – Finale Scudetto

 

Marcatori

1Q 4-2 | Catania (MWS), Corò (BLV), Catania (MWS), Granzotto (BLV), Jignea (MWS), Catania (MWS)

2Q 1-3 | Granzotto (BLV), Corò (BLV), Catania (MWS), Granzotto (BLV)

3Q 0-0

4Q 2-0 | Catania (MWS), Catania (MWS)

Studio 3A Black Lions Venezia: Franzò, Zoggia, Piatenco, Ranzato, Fanton, Alexandrescu, Farcasel, Granzotto, Felicani, Torcutti, Manfredi, Fanton.
Allenatore: Sauro Corò
Team Manager: Michele Boscolo

 

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