“LA VIE EN ROSE: oltre la guarigione”

21 Ottobre 2021

Trifoglio Rosa Mestre, Polisportiva Terraglio, Fisiosport Terraglio e Fondazione Avapo presentano l’innovativo progetto di presa in carico post-sanitaria dedicato alle donne operate di tumore al seno

 

 

Un’alleanza a quattro fra Trifoglio Rosa Mestre, Polisportiva Terraglio, Fisiosport Terraglio e Fondazione Avapo per la creazione di un innovativo percorso di presa in carico dedicato alle donne operate di tumore al seno.

Secondo i dati relativi all’anno 2020, gli italiani che vivono dopo una diagnosi di tumore sono circa 3,6 milioni, di cui 1,9 milioni donne (il 6,0% della intera popolazione femminile italiana, di queste il 65% ha meno di 74 anni). Il tumore al seno è la patologia neoplastica a più alta prevalenza nel sesso femminile (834.154 casi), e riguarda il 43% di tutte le donne che vivono dopo una diagnosi di tumore.

Dopo 10 anni di attività ed un confronto continuo tra centinaia di donne reduci da intervento, in seno a Trifoglio Rosa Mestre è emersa la necessità improrogabile di lavorare alla costruzione di un percorso multidisciplinare in grado di dare misure immediate e continuità di risposta nel tempo alle complesse esigenze legate al reinserimento sociale ed alla ridefinizione del sé successiva alla fase ospedaliera e riabilitativa.

 

 

Nasce così dalla collaborazione tra Polisportiva Terraglio per la parte sportiva, Fisiosport Terraglio per la parte di consulenza medico-riabilitativa, Fondazione Avapo insieme a Trifoglio Rosa Mestre per la parte di supporto, indirizzo e veicolazione, “La Vie en Rose: oltre la guarigione, modello innovativo a vasi comunicanti, con l’attività motoria – declinata anche in modalità A.F.A. Attività Fisica Adattata – a far da ponte tra la fase riabilitativa e quella di un reinserimento sociale quanto più completo possibile.

Alla base del modello vi sono le strutture, le professionalità ed i mezzi messi a disposizione dall’impianto polifunzionale gestito da Polisportiva Terraglio e Fisiosport Terraglio a Mestre, in località Favorita-Terraglio, dove da anni viene studiato e sperimentato ilProgetto 3S | Sport, Sociale, Sanitario che lega i tre ambiti in un unico modello di presa in carico per soggetti in condizione di disabilità o di fragilità.

Dopo un’iniziale valutazione complessiva del singolo caso, dal punto di vista medico e psico-attitudinale, i servizi proposti verranno combinati in un progetto individuale che prevede attività modulari di tipo terapeutico, motorio, di supporto psicologico, di consulenza alimentare, di preparazione atletica e di eventuale attività agonistica.

Il progetto “La Vie en Rose: oltre la guarigione”, che vedrà nelle prossime settimane la stesura definitiva con tutte le modalità operative, è stato promosso dal Comune di Venezia nel contesto di Ottobre Rosa e prevede un momento di presentazione delle sue linee generali SABATO 23 OTTOBRE PRESSO LA SEDE DELLA POLISPORTIVA TERRAGLIO ALLE ORE 14:00.

 

 

          

Davide Giorgi, Presidente Polisportiva Terraglio e Fisiosport Terraglio, ed Elisabetta Pusiol, dirigente e responsabile del progetto. “Siamo estremamente orgogliosi di questo progetto, la condivisione delle esperienze e delle competenze messa a servizio della cittadinanza è un principio che da sempre ispira il nostro lavoro. La capacità di fare rete al di là delle solite frasi di circostanza, ma andando sul concreto, è sicuramente una delle risposte alle complessità tipiche dei nostri tempi, così come fondamentale è una collaborazione sempre più stretta tra pubblico e privato in una definizione moderna di welfare. Il Progetto 3S che rappresenta il dna delle nostre realtà è una sintesi tra ambito sanitario, sociale e sportivo, e si indirizza esattamente in questa direzione di modernità, proponendo risposte alla popolazione più fragile attraverso un modello multidisciplinare che racchiude mille sfumature possibili, tutte accomunate da un principio di appropriatezza e di rispetto di ogni singola individualità”.

 

 

Cristiana Csermely, Presidente Trifoglio Rosa Mestre APS: “Dopo 10 anni che pratichiamo lo sport del dragon boat come forma di riabilitazione psicofisica a seguito dell’intervento di tumore al seno, presso la Canottieri Mestre, abbiamo capito che il benessere deve essere ricercato anche fuori dallo spazio fisico della barca. Per ritrovare quella qualità della vita dimenticata durante la battaglia per la sopravvivenza e per conoscere quali sollecitazioni poter richiedere al proprio corpo è necessaria una rete di professionisti con competenze specifiche e diverse. La Vie en Rose: oltre la guarigioneè un progetto multidisciplinare volto a ritrovare nuovamente se stesse”.

 

Stefania Bullo, Presidente Fondazione Avapo: “E’ con grande entusiasmo che Fondazione Avapo prende parte all’avvio di questo importante progetto, mettendo a disposizione la competenza acquisita nell’affrontare problematiche legate alla malattia oncologica e attraverso una gamma di servizi gratuiti. Riveste particolare rilievo il poter collaborare con altre realtà del territorio al fine di offrire alle donne che stanno seguendo un percorso di riabilitazione una risposta integrata che preveda interventi diversi, ma accomunati dal medesimo obiettivo: favorire il raggiungimento del benessere personale nel sentir valorizzata la propria unicità di persona”.

 

 

Ermelinda Damiano, Presidente Consiglio Comunale di Venezia: “Il progetto La Vie en Rose: oltre la guarigione è senz’altro un progetto ambizioso e innovativo. Le donne operate di tumore al seno hanno la necessità di essere seguite a 360 gradi anche e soprattutto nella fase post-operatoria, con un approccio multidisciplinare. Un accompagnamento che si inserisce in quel percorso riabilitativo che consente loro di ritrovare quella qualità della vita messa a dura prova dalla scoperta della malattia alle fasi successive. Questo progetto racchiude in sé tutto questo, e pertanto è doveroso il ringraziamento a Polisportiva Terraglio, Fisiosport Terraglio, Trifoglio Rosa Mestre e Fondazione Avapo aver collaborato assieme alla realizzazione di un’iniziativa così meritoria”.

 

 

 

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