UNA SERATA DEDICATA AI SOGNI, A COME COSTRUIRLI, A COME RAGGIUNGERLI

11 Agosto 2021

Finalmente l’incontro tanto atteso tra Quelli del Martedì e Francesca, la ballerina con le ruote adottata e ormai di famiglia

 

 

Mestre, Parco San Giuliano, Porta Blu: lo scenario dell’incontro più atteso dell’estate è nel cuore del polmone verde tra laguna e terraferma, all’ora del tramonto, quando Francesca Battista riceve dopo tre mesi di attesa l’abbraccio dei suoi nuovi amici, anzi, della sua nuova famiglia allargata e sportivissima, quella di “Quelli del Martedì”, gruppo di runner mestrini diretto magistralmente da Matteo Pinton e Valerio Manente che ha fatto del parco la propria sede ufficiale all’aperto.

La giovane ballerina paralimpica di San Biagio di Callalta, tesserata con la Polisportiva Terraglio dove già da due anni praticava anche il powerchair hockey, è stata folgorata sulla via della danza in carrozzina l’anno scorso: immediatamente, il Maestro Carlo Zaja, responsabile del settore, ha aperto tutte le porte possibili a Francesca, inserendola nel suo team integrato di Wheelchair Dance e cominciando a lavorare sulla tecnica e sulla espressività: amore a prima vista, reciproco, cui mancava però l’elemento fondamentale, il mezzo tecnico, le ruote da far muovere al posto delle gambe.

 

 

Quelli del Martedì e Polisportiva Terraglio incrociano così le proprie migliori energie: grazie a delle amicizie comuni, nasce il progetto “Una carrozzina per Francesca” (che in realtà è Il Sogno di Francesca), viene coinvolta la piattaforma di crowdfunding “Rete del Dono”, che immediatamente sposa la causa e predispone tutto il necessario per avviare la raccolta in tempi record.

Obiettivo fissato a 2000 Euro per contribuire con i due terzi della spesa prevista (la carrozzina in titanio costruita su misura e specialistica per la danza costa una bella cifra), e qui accade il miracolo: grazie al lavoro sui rispettivi bacini – con l’aggiunta del Bar Vero e dell’Amministrazione cittadina di San Biagio di Callalta – le due realtà sfondano la quota nel giro di quattro giorni, raddoppiandola nei successivi dieci. Non solo Francesca avrebbe avuto il suo bolide lucente, ma grazie a tanta generosità anche una nuova membra del gruppo, Marica, avrebbe avuto la stessa possibilità. Due sogni al prezzo di uno, FANTASTICO!!

 

 

In una lotta contro il tempo, le due carrozzine vengono ordinate, cucite su misura e prodotte a filo per essere utilizzate ai Campionati Italiani di Rimini: tanta è la qualità tecnologica, che con la passione e la preparazione del gruppo arriva addirittura una Medaglia d’Argento, insperata e bellissima.

“Se è vero che abbiamo contribuito a regalare un sogno a Francesca, altrettanto vero è che Francesca ha regalato un sogno molto più grande a tutti noi, quello di pensare che attraverso lo sport e l’amicizia possano nascere legami così profondi tra le persone, a volte in grado di aiutare chi si trova in difficoltà. Questa consapevolezza ci ha reso tutti più ricchi, e non esiste regalo più prezioso di questo”, le parole del boss dei runner Matteo Pinton.

 

Matteo Pinton consegna un omaggio floreale alle ragazze, qui ad Anna

 

“Quello che avete fatto va molto oltre quello che pensate di aver fatto: Francesca ha ora tutto ciò che le serve per avere degli obiettivi e lavorare per raggiungerli, ed un pezzetto di tutto ciò che di bello farà nella danza sarà per sempre legato alla vostra generosità, qualcosa che non ha prezzo”, il pensiero di Davide Giorgi, presidente della Polisportiva Terraglio.

“Montando su questa carrozzina la prima volta mi sono commossa, ora è sempre più una parte di me, la sto imparando a conoscere fino in fondo e sono certa che con lei potrò puntare a grandi cose ogni volta che sarò impegnata con la mia passione vera, la danza, che nemmeno la mia patologia è riuscita a tenere lontana da me”, il ringraziamento di Francesca, cui si è aggiunto quello di mamma Maria.

 

 

Come in ogni favola che si rispetti, il lieto fine: al tramonto, poco prima della notte di San Lorenzo, al Parco San Giuliano di Mestre. Dove i sogni diventano realtà, anche prima di cercare con lo sguardo qualche stella cadente nel cielo.

 

 

 

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